ISEA ODV

VOLONTARI PER PASSIONE

No Inceneritore Salerno

Sit in a Cupa Siglia contro il termovalorizzatore, battaglia di cifre

 

Amministratori, attivisti, semplici cittadini e associazioni ambientaliste hanno presidiato ieri mattina l’area del cementificio di Cupa Siglia per protestare dopo le recenti dichiarazioni del presidente della Provincia, Giuseppe Canfora, che aveva sostenuto la necessità di costruire un termovalorizzatore anche a Salerno per chiudere il ciclo dei rifiuti e uscire dalla fase emergenziale. «Un’uscita fuori luogo fatta senza essersi minimamente documentato» per il sindaco di Giffoni Sei Casali, Gerardo Marotta, tra gli storici oppositori alla costruzione dell’impianto. «Gli inceneritori – ha sostenuto – non servono più. Basta un’analisi attenta sulla produzione dei rifiuti per capire che tre termovalorizzatori in Campania sono inutili». Attualmente la produzione dei rifiuti in tutta la regione si aggira sulle 200mila tonnellate all’anno. Il paradosso, ha spiegato il presidente di Legambiente Campania, Michele Buonomo «sta nella formula dell’appalto in concessione adottata per la realizzazione di questi impianti che, prevede la garanzia di conferire per vent’anni circa 300mila tonnellate annue di rifiuti. Per evitare penali si dovrebbero diminuire gli attuali livelli di raccolta differenziata». Il numero uno dell’associazione ambientalista non chiama in causa direttamente il presidente Canfora ma lancia un’idea: organizzare un convegno sul tema dei rifiuti. Dove? A Palazzo Sant’Agostino, magari avendo come ospite proprio il successore di Antonio Iannone. L’idea di un confronto è stata avallata anche da altri amministratori presenti ieri mattina al presidio.
Come l’assessore all’Ambiente del comune di San Cipriano Picentino, Sonia Alfano, che ha chiesto la convocazione di un’assemblea dei sindaci presieduta proprio dal nuovo presidente della Provincia, per capire le strategie che verranno adottate per il futuro dei rifiuti. E spiegare, magari, che gli impianti di termodistruzione sono superati. Per Mario Codanti, portavoce del comitato ”No Inceneritore” «l’emergenza rifiuti non può essere risolta con la costruzione di un impianto del genere. Canfora dice che sono ovunque, anche in Europa? È vero, ma sono lì da più di 20 anni ed ora li stanno dismettendo. A questo punto – ha ironizzato – ritorniamo anche alla locomotiva a vapore. Per chiudere davvero il ciclo dei rifiuti – ha concluso poi – serve un’impiantistica sostenibile e un incremento della raccolta differenziata».

Fonte: www.ilmattino.it

Intervista al Comitato No Inceneritore

#‎NoInceneritore‬ Presidio di Coda di Volpe; 23/10/2014. Intervista al portavoce del Comitato NO INCENERITORE Salerno, Mario Codanti

 

Respiriamo il futuro: no all'inceneritore

21.9.2014 Incontro di informazione e sensibilizzazione

 

Domenica mattina 21 settembre 2014 alle ore 10 in piazza Sabbato di Pontecagnano Faiano (Sa) è previsto un incontro pubblico per la sensibilizzazione ed informazione della popolazione sul tema dell'incenerimento dei rifiuti ed in particolare sulla assurda decisione di realizzare un inceneritore a Salerno.

Verranno allestiti dei gazebo e distribuiti volantini per contribuire alla diffusione delle informazioni sulla gestione corretta dei rifiuti e sul pericolo per la salute dei cittadini e per l'ambiente degli inceneritori.

Comitato No Inceneritore Salerno

INCENERITORE, NO DEI SINDACI DEL COMPRENSORIO DEI PICENTINI ALL’IMPIANTO

Ieri Consiglio Comunale monotematico a Pontecagnano Faiano. Il Primo Cittadino Sica:” sarà una battaglia difficile, ma non impossibile con il sostegno di tutti”. Il Comune di Pontecagnano Faiano in prima fila nella lotta all’inceneritore di Cupa Siglia. Approvato all’unanimità, in Consiglio Comunale , il deliberato che consentirà ai comuni dei Picentini di dare vita ad una serie di iniziative per scongiurare la realizzazione dell’opera. Ieri sera a Pontecagnano Faiano, nel piazzale dell’ex tabacchificio Centola, si è svolto un Consiglio Comunale monotematico in seduta congiunta e aperta a tutti i Sindaci del comprensorio dei Monti Picentini e della città capoluogo, nonché ai rappresentanti del Comitato “No Inceneritore” ed alla Comunità Montana dei Monti Picentini . Padrone di casa il Sindaco della Città Ernesto Sica: “in questa battaglia siamo da soli- ha detto- e solo uniti potremo sperare nel successo della nostra protesta, così come accadde per la centrale termoelettrica al cui progetto mi opposi con tutte le mie forze, insieme alla mia comunità. Credo che il comitato del fronte del no vada istituzionalizzato e che un pool di avvocati possa venirci in aiuto per mettere in campo le strategie più opportune”.

Una protesta che ha già fatto sentire la sua voce venerdì scorso nel corso di una affollata manifestazione pubblica svoltasi in piazza Sabbato a Pontecagnano e voluta dal Comitato “No Inceneritore”. Ricorrere a tutte le azioni possibili, in primis di natura legale, per evitare la realizzazione dell’ ennesimo mostro in un territorio già compromesso da discariche ed impianti industriali fortemente inquinanti. Sindaci, associazioni ambientaliste e cittadini non solo ribadiscono il loro no all’inceneritore, ma sono disposti a presentare proposte alternative al Governo per l’adozione di un progetto che non si basi su tecnologie ormai superate, ma all’avanguardia, come nel caso del sistema di trattamento a freddo dei rifiuti. “Il nostro compito non è solo di denuncia, ma anche propositivo. Non dobbiamo limitarci a dire di no al progetto. La protesta di questi giorni deve anche servire a guardare in faccia alla realtà senza chiudere gli occhi di fronte alla questione rifiuti – è stato detto nei vari interventi- che va affrontata con serietà e senso di responsabilità per salvaguardare il futuro dei nostri territori e dei nostri figli. Siamo per una raccolta differenziata spinta e propensi a metterci attorno ad un tavolo per individuare la soluzione più opportuna affinché si raggiunga, una volta per tutte, l’obiettivo di completare il ciclo di trattamento dei rifiuti sul nostro territorio”.

I Comuni Picentini hanno avviato già da tempo la raccolta differenziata e per questo motivo credono che la soluzione dell’inceneritore sia un controsenso rispetto alle linee guida che si sono imposti in questi anni.” Ci aspettavamo che il Governo si impegnasse per la bonifica dei nostri territori, ma si preferisce localizzare un impianto fortemente inquinante in un comprensorio, come quello dei Picentini, a vocazione agricola e turistica”, ha aggiunto il portavoce del Comitato “No Inceneritore” Mario Codanti.

Al Consiglio Comunale hanno preso parte Assessori e Consiglieri di maggioranza ed opposizione dei vari comuni del Comprensorio dei Monti dei Picentini con i Sindaci di Acerno Vito Sansone, di Castiglione del Genovesi Matteo Bottiglieri, Gerardo Marotta di Giffoni Sei Casali, Gennaro Aievoli di San Cipriano Picentino, Alessandro Rizzo di San Mango Piemonte, il Vice Sindaco di Montecorvino Rovella Rosario Santese, il Vice Sindaco di Giffoni Valle Piana Antonio Giuliano, di Olevano sul Tusciano Carmine Calore che ricopre anche la carica di Presidente della Comunità Montana dei Monti Picentini. Il Comune di Montecorvino Pugliano era rappresentato dal Presidente del Consiglio Comunale, Maria Rosalba De Vivo. Hanno assistito al Consiglio Comunale il Consigliere Regionale Anna Petrone, il direttore regionale di Legambiente Michele Buonomo, nonché esponenti di forze politiche e associazioni ambientaliste.

Pontecagnano Faiano, 30 luglio 2014

Fonte: comunepontecagnanofaiano

Comunicato Stampa NO INCENERITORE SALERNO 24.07.2014

COMUNICATO STAMPA

 

Manifestazione NO INCENERITORE! NON BRUCIAMOCI IL FUTURO

25 luglio 2014 - ore 20 - Piazza Sabbato - Pontecagnano Faiano (Sa)

 

Il Governo ha deciso con Decreto Legge di nominare entro il 24 agosto un commissario straordinario per la costruzione dell’inceneritore di Salerno. Il Comitato No Inceneritore Salerno ha immediatamente mobilitato cittadini e associazioni per una prima manifestazione di informazione che si terrà venerdì 25 luglio p.v. alle ore 20 in piazza Sabbato a Pontecagnano Faiano, a cui hanno aderito numerose Associazioni e Comuni del territorio.

Le ragioni del no all’inceneritore sono molteplici e ognuna basterebbe da sola ad allontanare la scellerata idea di realizzare a Salerno un “mega forno” per bruciare rifiuti. Il  territorio è già martoriato da decenni di discariche mai bonificate di rifiuti tossici (Colle Barone - Sardone) e da un cementificio che pure ha bruciato rifiuti. L’impianto dovrebbe sorgere alle porte di Salerno, in prossimità dell’ospedale, all’ingresso della fertile piana del Sele, ai piedi dei Monti Picentini in terreni da sempre vocati all’agricoltura e i cui noti prodotti raggiungono i mercati di tutta Europa. Il rischio per la salute delle popolazioni già rappresenta una grande preoccupazione che diventa ancor più angosciante se si pensa a cosa potrà essere bruciato nell’impianto, qualora la CAMORRA decidesse di avviare all’incenerimento i rifiuti tossici fino ad oggi tombati nelle cave e nei terreni. La cosa che più sorprende è la scelta del Governo di bruciare proprio i rifiuti della Provincia di Salerno dove molto elevate sono le percentuali di raccolta differenziata. L’Europa, dove gli inceneritori sono ormai in fase di dismissione grazie alla raccolta differenziata spinta, insegna che i rifiuti sono una risorsa da cui poter ricavare compost e numerose materie prime seconde, con la creazione di aziende “pulite” che possano dare molta occupazione al contrario di un costoso inceneritore che minaccia la salute e l’economia di un territorio creando esigui posti di lavoro.

Se questo è il “CAMBIAMENTO” che propone il Governo in materia di rifiuti per la Campania, noi rispondiamo con un deciso “NO, GRAZIE!”.

Il Comitato No Inceneritore Salerno

Il portavoce Mario Codanti - tel. 328 9224812

noinceneritoresa.altervista.org  -  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

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