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Rifiuti

Il documentario sul consumismo che tutti dovrebbero guardare prima di acquistare qualcosa al Black Friday (e non solo)

“Buy Now – L’inganno del consumismo” è un documentario che analizza le tecniche di marketing svelando i meccanismi nascosti dietro il consumismo moderno tra obsolescenza programmata, fast fashion e greenwashing

Se c’è un documentario che dovreste assolutamente guardare prima di lasciarvi trascinare dagli sconti del Black Friday, questo è Buy Now – L’inganno del consumismo, disponibile su Netflix. Questo lavoro provocatorio analizza le tattiche di marketing che influenzano le nostre decisioni d’acquisto, rivelando i meccanismi nascosti dietro il consumismo moderno.

Narrato da un’intelligenza artificiale, il documentario si distingue per il suo approccio analitico, quasi distaccato, che amplifica l’impatto delle informazioni presentate. Le aziende non vendono solo prodotti, ma aspirazioni, emozioni e status, trasformando oggetti di uso quotidiano in simboli di successo o felicità. Il risultato? Un ciclo infinito di insoddisfazione alimentato dall’illusione che ogni nuovo acquisto riempirà un vuoto, mentre in realtà ne crea uno nuovo.

Sviluppata una plastica biodegradabile rivoluzionaria che si autodistrugge in 30 giorni, “mangiandosi” da sola

Questa plastica biodegradabile si autodistrugge in 30 giorni grazie all’uso di spore batteriche che rimangono inattive finché la plastica non si degrada.

Una nuova e rivoluzionaria plastica biodegradabile potrebbe segnare una svolta significativa nella lotta all’inquinamento globale. Un team di ricercatori della Chinese Academy of Sciences, guidato dal biologo Chenwang Tang, ha sviluppato una plastica innovativa che si autodistrugge in soli 30 giorni.

Il tutto avviene grazie all’uso di spore batteriche. Questi batteri, capaci di degradare il materiale plastico, sono il risultato di anni di ricerca in seguito alla scoperta, nel 2016, di microorganismi capaci di “mangiare” plastica in un impianto di riciclaggio in Giappone.

 

Linee guida sulle attività delle Agenzie Regionali e delle Province Autonome per la Protezione dell’Ambiente in materia di Sorveglianza radiometrica

Linee Guida SNPA n. 51/2024 – ISBN: 978-88-448-1222-5

Le Linee Guida si riferiscono alle attività svolte dalle Agenzie del Sistema, in considerazione del fatto che la normativa assegna alle ARPA/APPA specifiche competenze nell’’ambito della sorveglianza radiometrica, sia per quello che riguarda la fase autorizzativa che quella di gestione degli eventi di rinvenimento di materiale radioattivo.
Tali Linee Guida vogliono dare agli operatori delle Agenzie un inquadramento organico di tutta la materia inerente alla sorveglianza radiometrica, con l’obiettivo specifico di fornire indicazioni tecniche chiare e strumenti di lettura ben strutturati di tutti gli aspetti, sia tecnici che normativi, che riguardano tale tema.

PIANO SUD: siglato l’accordo col Comune di Pellezzano

Sottoscritto con il Comune di Pellezzano e la Pellezzano Servizi uno specifico accordo per migliorare quantità e qualità della raccolta differenziata di carta e cartone nel territorio.

Il viaggio delle plastiche nel Po

Stallo prolungato in alveo del plastic litter.

Solo il 15% arriva in Adriatico

«Una predominanza di rifiuti plastici delle dimensioni inferiori ai 10 centimetri di lunghezza e la precisa identificazione delle potenziali zone d’accumulo degli stessi, rilevata sia per quantità che tempo di permanenza: un quadro che resta sotto osservazione, quello del fiume Po, ma la notizia degna di rilievo è che la quantità di plastica che giunge sino al Mare Adriatico è stimata in poco meno del 15% del totale quantificato più a monte e che, inoltre, la tecnologia assiste il monitoraggio grazie alla positiva evoluzione dei dati satellitari, oggi più performanti e in grado di rilevare gli accumuli di plastica anche tra la fitta vegetazione del Grande Fiume».  Sono questi in sintesi i risultati del Monitoraggio Applicato alle Plastiche del Po (MAPP),  presentati oggi a Ferrara, un progetto promosso dall’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, avviato a giugno 2021 con  il rilascio dei tracker (sensori di rilevamento) a Torino e che, per due anni, ha utilizzato differenti strumenti e metodologie – alcune del tutto innovative a livello europeo – consentendo di stimare le quantità, le dimensioni, le principali direttrici di spostamento e i punti di potenziale accumulo del materiale plastico trasportato lungo la rete idrografica del fiume Po e accrescere la comprensione del fenomeno del plastic litter nel Grande Fiume.

Stop al food waste: con Rimpiattino costruiamo un mondo a spreco zero

Rinnovabile, riciclabile e anche nemica dello spreco. Le infinite proprietà della carta la rendono l'alleato ideale nella lotta alle grandi emergenze ambientali del nostro tempo, dal cambiamento climatico al consumo indiscriminato delle risorse. Compreso il cibo, che tra preparazioni gourmet, deliri “food porn” e ricette esotiche tempesta le nostre bacheche social ma del quale, tuttavia, stentiamo ancora oggi a riconoscere il valore. Secondo l'ultimo osservatorio Waste Watcher, anche se in calo del 12%, nel 2022 ogni italiano ne ha sprecato oltre 524 grammi a settimana.

Microplastiche nell’acqua in bottiglia: fino a 370mila particelle in un solo litro e molte sono nanoplastiche (le più pericolose)

Le microplastiche sono ormai ovunque e, purtroppo, contaminano anche l’acqua che beviamo. Un nuovo studio, condotto da scienziati della Columbia University, si è concentrato in particolare sull’acqua imbottigliata, rivelando che un solo litro può contenere fino a 370mila microscopiche particelle di plastica.

Ovviamente l’implicazione di questa scoperta, non nuova per la verità ma sicuramente più allarmante visti i particolari emersi dalla nuova ricerca, interessa la salute umana. Le particelle di plastica infatti, una volta ingerite, potrebbero raggiungere vari organi del corpo.

Sono in particolare quelle più piccole, con dimensioni inferiori a 1 micrometro, note come nanoplastiche, a preoccupare in quanto potrebbero penetrare facilmente nel rivestimento intestinale, nella placenta e persino nella barriera emato-encefalica, secondo Beizhan Yan, ricercatore della Columbia University.

Regolamento imballaggi: da 50 ong europee documento a sostegno dei sistemi di deposito cauzionale

Mentre i negoziati sul regolamento imballaggi (PPWR) sono ancora aperti, 50 organizzazioni provenienti da 13 paesi europei lanciano attraverso un position paper un appello per l’implementazione di un solido ed efficace sistema di deposito cauzionale (DRS) per i contenitori di bevande in tutti gli Stati membri. Il documento era stato inviato a tutti gli Europarlamentari prima del voto in plenaria del 22 novembre scorso, mentre ora è stato recapitato alle Rappresentanze Permanenti dei vari paesi Ue in vista del Consiglio del 18 dicembre, tappa finale della legislazione

documento a sostegno dei sistemi di deposito cauzionale

Un’ampia piattaforma di quasi cinquanta organizzazioni europee – tra queste una decina di italiane – ha sottoscritto un documento comune in cui viene spiegata l’importanza dei sistemi di deposito cauzionale (DRS) nell’ambito del nuovo Regolamento imballaggi e più in generale nell’agenda comunitaria. Il position paper era stato inviato a tutti gli Europarlamentari prima del voto in plenaria del 22 novembre scorso, mentre ora è stato recapitato alle Rappresentanze Permanenti dei vari paesi Ue in vista del Consiglio del 18 dicembre, in cui l’assemblea di Bruxelles definirà la propria posizione con cui andrà al Trilogo finale.

Rifiuti urbani: i dati 2022 in Campania

L’Osservatorio regionale sulla gestione dei rifiuti ha pubblicato i dati su produzione e raccolta di rifiuti urbani in Campania nel 2022. Si registra un leggera flessione della produzione rispetto al 2021 (-1.6%) e un lieve aumento della quota di raccolta differenziata (dal 54,7% del 2021 al 55,6% del 2022). A seguire una sintesi dei dati salienti, curata dalla Sezione regionale del Catasto rifiuti (Arpa Campania), che collabora alla raccolta, validazione ed elaborazione dei dati.

28° Rapporto Annuale Comieco sulla raccolta differenziata di carta e cartone in Italia

Carta e cartone: nel 2022, calano i consumi ma non la raccolta differenziata (+20.000 tonnellate). 
Si conferma oltre i 3,6 milioni di tonnellate annui la raccolta di materiali cellulosici (+0,6% sul 2021).
La media nazionale pro-capite sopra i 61 kg, nuovo record.
Il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici supera l’81% confermando il superamento degli obiettivi UE al 2025 e il progressivo avvicinamento ai target fissati per il 2030.

Risultati incoraggianti per la raccolta differenziata di carta e cartone nel 2022: l’andamento indica una crescita rispetto all’anno precedente anche se contenuta. 
In generale, i dati mettono in evidenza la solidità del sistema di raccolta, riciclo e recupero in un contesto complicato, considerando un generalizzato calo dei consumi in particolare alimentari, legato all’innalzamento dei costi energetici e delle materie prime con evidenti effetti sui tassi d’inflazione dovuto alla guerra russo-ucraina, con una conseguente riduzione della produzione di rifiuti di oltre 1 milione di tonnellate.

 

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